COPPA DEI CAMPIONI 1985-86

Il Verona, unica squadra italiana di provincia insieme al Parma, ha partecipato a questa prestigiosa competizione nel 1985-86, venendo eliminato agli ottavi di finale in una doppia sfida con la Juventus segnata fortemente dalle decisioni arbitrali.

BRIGATE GIALLOBLU A SALONICCO IN COPPA DEI CAMPIONI 02-10-1985
BRIGATE GIALLOBLU A SALONICCO IN COPPA DEI CAMPIONI 02-10-1985

Edizione 1985/86

Data Incontro Risultato
Sedicesimi di Finale
18/9 Hellas Verona - Paok Salonicco (GRE) 3-1
15'Elkjaer, 70'Skartados, 75'Elkjaer, 86'Volpati
2/10 Paok Salonicco (GRE) - Hellas Verona 1-2
3'Vassilakos, 30'Elkjaer, 72'Elkjaer
Ottavi di Finale
23/10 Hellas Verona - Juventus 0-0
6/11 Juventus - Hellas Verona 2-0
19'rig.Platini, 50'Serena

 

Presenze e gol dei gialloblu

Giocatore Ruolo Presenze Reti
Briegel C 4 0
Di Gennaro C 4 0
Elkjaer A 4 4
Ferroni I D 4 0
Fontolan D 4 0
Galbagini - 4 0
Giuliani P 4 -4
Tricella D 4 0
Giocatore Ruolo Presenze Reti
Volpati D 4 1
Galderisi A 3 0
Sacchetti C 3 0
Bruni C 2 0
Turchetta A 2 0
Verza C 2 0
Vignola C 2 0
Marangon II D 1 0
Juventus e Verona

Sono due le squadre italiane impegnate in questa edizione: la Juventus detentrice del trofeo e il Verona, sorprendente quanto meritevole vincitore del suo primo scudetto. I bianconeri, reduci dalla tragica vittoria di Bruxelles, devono giocare i primi due turni a porte chiuse a seguito del provvedimento Uefa per i fatti dell'Heysel

Il primo turno della Juventus è accademico contro i dilettanti lussemburghesi della Jeunesse d'Esch. Il Verona debutta invece contro il Paok Salonicco e fatica non poco, soprattutto all'andata, quando solo una grande serata del panzer Elkjaer raddrizza una baracca che stava inopinatamente per crollare. Al ritorno, nella bolgia di Salonicco, i veneti vengono colpiti a freddo dopo soli tre minuti. Sembra il preludio a un lungo calvario, invece gli scaligeri si liberano di tutti i loro timori e rimontano imponendosi grazie a un'altra doppietta del super danese, che Bagnoli aveva saggiamente fatto riposare in campionato in vista di questo incontro. 

La beffarda urna di Zurigo mette di fronte al secondo turno le formazioni italiane. Un assurdo. Si comincia al Bentegodi ed è subito battaglia. Verona e Juve si affrontano con circospezione, le difese hanno la meglio sugli attacchi. Gli uomini di casa provano a fare di più, ma Elkjaer è bloccato alla grande da Brio e Briegel è debilitato dall'influenza. Sul fronte juventino si segnala solo l'infortunio di Cabrini, costretto a lasciare il campo sanguinante alla testa dopo uno scontro con Tricella, e la serata di scarsa vena di Platini Laudrup. Il ritorno si svolge nel surreale scenario del Comunale vuoto.
La Juve deve fare la partita e il Verona può affidarsi alla sua arma migliore, il contropiede. Dopo neanche venti minuti, un netto fallo di mano di Briegel in area viene sanzionato dall'arbitro Wurz con un rigore, che Platini trasforma nel vantaggio della Juventus. I bianconeri però nell'acquario del Comunale silenzioso non appaiono in grande giornata e soffrono il dinamismo del Verona. Solo il reparto arretrato della Juve si dimostra all'altezza, Tacconi con due prodezze salva il risultato. Elkjaer ci mette del suo, divorando a tu per tu con il portiere juventino due grandi occasioni, poi il Verona recrimina per un netto fallo di mano di Serena nella propria area di rigore sul quale il mediocre arbitro francese sorvola. È quasi fatale che i bianconeri mettano in ghiaccio la qualificazione: un perfetto cross di Mauro viene sbattuto in rete di testa da Serena e il Verona è fuori. La corsa della banda Trapattoni si interrompe però al turno successivo, quando la Signora incrocia le armi con il Barcellona

HELLAS VERONA HELLASGROUP HELLAS GROUP